GABBIANO ROSEO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliGABBIANO ROSEO

NOME SCIENTIFICO: Larus genei
 

Come il Gabbiano corallino, anche il Gabbiano roseo ha fatto la sua comparsa in Italia come nidificante solo in tempi relativamente recenti. Ad essere scelta per la “posa del primo nido” è stata in questo caso la Sardegna, nel 1976. Leggermente più grande del Gabbiano comune e dal becco più sottile, deve il suo nome alla parte inferiore del piumaggio, leggermente sfumata di rosa, mentre il caratteristico cappuccio, presente in periodo riproduttivo sul capo dei “cugini” Gabbiano corallino e comune, in questa specie è del tutto assente…

Stato di salute

Estremamente localizzata nell’intera Unione Europea, questa specie non risulta attualmente in uno stato di conservazione favorevole. Questo nonostante il deciso incremento registrato negli ultimi 40 anni, tra il 1970 e il 1990 e anche nel successivo decennio. Attualmente, la popolazione di coppie nidificanti nell’Unione europea è compresa tra le 5.500 e le 5.700 coppie, una frazione pari a non oltre il 10-15% di quella continentale complessiva, compresa tra le 37mila e le 56mila coppie.

Se a livello continentale potrebbe abitare fino a un quarto della popolazione globale della specie, in Italia nidifica una frazione piuttosto significativa – specialmente rispetto alla popolazione comunitaria complessiva – ossia 3mila coppie secondo i censimenti più recenti, con un trend orientato alla generale stabilità dopo il picco massimo di 5mila coppie raggiunto nel 1997.

Buono anche l’andamento della popolazione svernante, con ben 1.800 individui censiti nel solo stagno di Cagliari nel 2002 e nel 2003, una quantità che ha permesso a questa area di raggiungere la qualifica di “sito di importanza internazionale” per la specie. Mentre il complesso di Quartu-Montelargius risulta attualmente quale principale sito riproduttivo per il Gabbiano roseo nel Mediterraneo centro-occidentale.

Resta dunque la Sardegna il cuore dell’areale di presenza della specie, sia per la riproduzione che per lo svernamento. L’altro sito rilevante – e secondo a livello nazionale per importanza  – è l’area di Manfredonia-Margherita di Savoia, in Puglia, mentre altrove la presenza del Gabbiano roseo mostra una consistenza relativamente ridotta.

La popolazione italiana attualmente costituisce una frazione preponderante di quella nidificante nell’Unione europea, pari al 68-71% del totale. Significativa l’incidenza anche su più vasta scala, con la popolazione insediata nel nostro Paese che potrebbe oramai rappresentare anche il 10% del totale europeo nidificante. A questo si aggiunge appunto il contingente svernante, la maggior parte del quale – sulla base dei dati su ricatture e inanellamenti – dimostra di provenire da quella che è la principale area di presenza a livello continentale, ossia l’Ucraina (oltre a un ristretto numero di individui provenienti da Francia e Tunisia). Interessanti infine i dati su alcune ricatture effettuate in Sicilia, molto probabilmente relative a individui in tardiva migrazione autunnale o coinvolti in precoci movimenti di ritorno.