GHEPPIO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliGHEPPIO

NOME SCIENTIFICO: Falco tinniculus
 

Il Gheppio è un piccolo rapace. I suoi eleganti volteggi disegnano coreografie maestose durante il volo. Questi movimenti, simili a una danza, sono valorizzati dalle tipiche ali “a ventaglio”. Durante il corteggiamento, la femmina rimane solitamente appollaiata, mentre il maschio le ronza intorno piroettando armoniosamente. Questo splendido falco è agile e snello: possiede un’elevata capacità di adattamento agli ambienti più diversi ed è tra gli uccelli predatori più diffusi in Italia.  

Minacce

Il Gheppio abita una grande varietà di ambienti a quote e latitudini estremamente differenti tra loro. Vive infatti sia nelle aree costiere mediterranee sia nelle zone aperte del nord Europa. Evita solamente la tundra, le foreste fitte, i deserti, le zone umide estese prive di alberi, mentre nidifica in brughiere, praterie, steppe, zone umide, savane, parchi, coltivi e aree agricole di diverso tipo, radure, margini di foreste, pareti rocciose, cave, dune costiere, aeroporti, margini di strade e ferrovie, canali e rive di fiumi, paesi e città.

In generale, la specie mostra una buona capacità di adattamento ad ambienti diversi, anche antropizzati, ed è attualmente il rapace più diffuso nel Paleartico occidentale. Tra i principali fattori alla base del declino generale delle popolazioni europee, va tuttavia individuata l’intensificazione e la meccanizzazione dell’attività agricola, tanto che, anche in aree collinari, il Gheppio preferisce frequentare incolti, pascoli e calanchi rispetto ai coltivi.

Nella Toscana “continentale” la specie abita pascoli e coltivi con scarsa presenza arborea, sia in pianura sia in collina-montagna. In questa regione sono presenti numerosi siti adatti alla riproduzione, come pareti rocciose o vecchi edifici. Per quanto riguarda le aree costiere e le isole, il Gheppio frequenta macchia bassa, gariga, scogliere e dirupi.

La specie risente negativamente dell’intensificazione delle pratiche agricole e dei cambiamenti nelle pratiche colturali, anche se in diversi contesti ha mostrato buone doti di adattabilità. Ulteriori minacce per il Gheppio possono essere rappresentate da altri predatori: la vicinanza di Pellegrino o Gufo reale presso siti rupicoli comporta spesso l’esclusione del Gheppio da alcune aree. Anche il controllo delle popolazioni di Corvidi rappresenta un fattore di rischio per il successo della riproduzione, poiché il Gheppio ne utilizza spesso i nidi per deporre le uova.