GIPETO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliGIPETO

NOME SCIENTIFICO: Gypaetus barbatus
 

Il più “saggio” tra gli avvoltoi, con quella barba bianca e folta. Il più saggio e il più grande, tra le specie di avvoltoio che abitano il Vecchio continente. Ad ali spiegate, questo uccello può misurare poco meno di tre metri. Ma la parte più affascinante e inquietante al tempo stesso resta il volto, chiaro, su cui risalta l’iride giallo contornato di rosso. Un rosso che si fa più vivo, quando il Gipeto adocchia la sua preda…

Minacce

Il Gipeto non ha resistito, fondamentalmente, alla persecuzione diretta. A questa è infatti da attribuirsi la totale estinzione della specie nel nostro Paese. L’uso di bocconi avvelenati, unito agli abbattimenti, ha infatti decimato e azzerato la popolazione alpina e, qualche decennio più tardi, anche la popolazione sarda.

Durante la propria vita, il Gipeto abita un’areale amplissimo, anche centinaia di km quadrati. Lo si rinviene tra i mille e i 3mila metri, anche se non di rado alcuni individui possono spingersi oltre i 4mila. Preferisce strapiombi rocciosi verticali, su valli dove tipicamente si formano correnti calde ascensionali.

Una specie particolarmente esigente, che preferisce nidificare in luoghi dove sia facilitato l’accesso all’acqua dolce e allo stesso tempo siano presenti rocce appuntite sulle quali far cadere le grandi ossa della preda, prima di divorarle. Ogni coppia può avere fino a 5 nidi alternativi nel territorio, costruiti di solito in piccole caverne rocciose.

Bassissimo il successo riproduttivo – meno di un giovane involato per coppia monitorata – anche se l’esiguità delle coppie presenti non consentono di proporre percentuali statisticamente significative. Maltempo, inesperienza degli adulti, interazioni aggressive con altri gipeti o aquile reali e disturbo antropico costituiscono i principali fattori in grado di compromettere la riuscita della nidificazione. Anche il Corvo imperiale, grande predatore di uova, può rappresentare una minaccia per la specie, che ha comunque risentito moltissimo – oltre che delle mutate condizioni climatiche e della persecuzione diretta – dell’abbandono di molte delle attività agro-pastorali che costituivano l’unica fonte di sostentamento per il Gipeto.