LANARIO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliLANARIO

NOME SCIENTIFICO: Falco biarmicus feldeggii
 

“Compagno di giochi” ideale per gli esperti falconieri – in picchiata questo uccello può raggiungere anche i 300 km orari – il Lanario è inconfondibile nell’aspetto, con il capo rossiccio caratterizzato da una evidente striatura nera posta a guisa di “baffo”. Purtroppo, la storia del Lanario è anche quella di un vero e proprio sterminio, a causa del furto delle uova e dei pulcini tradizionalmente in uso presso moltissime delle aree di nidificazione in Europa, Nord Africa, Medio Oriente...

Stato di salute

A livello comunitario, il Lanario viene classificato come “vulnerabile”. Su scala continentale le cose non vanno meglio, con la specie che ha evidenziato un largo declino tra il 1970 e il 1990, solo parzialmente rientrato nel decennio successivo. In Italia, nidificano non più di 140-172 coppie, una popolazione rilevantissima, se si pensa che a livello dell’Ue la popolazione di Lanario non supera le 200 coppie, pari circa un quarto della popolazione europea complessiva.

Pur non esistendo stime accurate sulla popolazione turca e caucasica – le stime secondo le quali la popolazione globale della sottospecie è pari a 261-472 coppie potrebbero essere da rivedere al rialzo – il Lanario trova comunque la propria principale area di nidificazione in Italia, che ospita almeno il 70-80% della popolazione dell’Unione Europea della sottospecie feldeggii . Dati che dimostrano chiaramente quanto sia rilevante il ruolo del nostro Paese nella conservazione della specie.

Tutelata sia da un Piano d’Azione Internazionale che da uno nazionale, inclusa nell’Allegato I della Direttiva Uccelli, particolarmente protetta dalla legislazione venatoria, la popolazione nazionale di Lanario risulta abbastanza stabile negli ultimi 30 anni, mai al di sotto, secondo le stime più accurate, delle 170 coppie. Anche l’aumento registrato dal 2000 – quando erano state censite 100-140 coppie – non dovrebbe considerarsi tale ma solo il frutto di una migliorata conoscenza della distribuzione della specie.

Scendendo nel dettaglio, nell’Italia peninsulare nidificherebbero tra le 121 e le 124 coppie, tra 70 e 80 in Sicilia. Stime frutto di studi più recenti che porterebbero il totale delle coppie nidificanti a quota 200. Presente già dall’Emilia-Romagna – questo è il limite settentrionale dell’areale – la distribuzione della specie è però estremamente disomogenea e frammentata,.

Tendenzialmente stabile nell’Appennino centro-settentrionale, la popolazione di Lanario ha conosciuto un leggero incremento in Toscana e Molise, mentre nel resto dell’Italia centrale la popolazione risulta per lo più stabile. Anche i dati sulla Sicilia appaiono confermati alla luce dei più recenti studi, lasciando intuire, anche in questo caso, un trend orientato alla sostanziale stabilità.