MORETTA TABACCATA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliMORETTA TABACCATA

NOME SCIENTIFICO: Aythya nyroca
 

Placide, posate sulle acque tranquille della palude, le morette tabaccate si confondono con il paesaggio. Poi un tuffo, un altro, e l’abitudine di rincorrersi l’un l’altra, con i raggi del sole che ne esaltano il piumaggio bruno rossiccio, specie d’autunno, quando gli alberi si colorano d’ambra e di porpora. Mentre la palude, tra un brulicare di schizzi d’acqua, mescolato al riflesso degli alberi nello stagno, si prepara al lungo inverno…

Stato di salute

Stabile tra il 1970 e il 1990, la specie ha conosciuto un moderato aumento nel decennio successivo. Questo per quanto riguarda la popolazione nidificante, così come per quella svernante il trend appare consistente (più 21,3% ogni anno tra il 1996 e il 2000).

Nonostante la specie sia in sofferenza in tutta Europa – attualmente è classificata come vulnerabile – in Italia si è appunto assistito a una ripresa, negli ultimissimi anni, sia in termini numerici che di areale. Responsabili di questo trend positivo sono probabilmente le migliorate condizioni ambientali e la maggior protezione, anche se vanno considerati a fini statistici anche i frequenti rilasci di individui di allevamento.

Oggetto di un Piano d’Azione Internazionale e di uno Nazionale, la Moretta tabaccata è tuttavia considerata in tutta Europa in stato di pericolo “critico”. Indipendentemente da locali eventi positivi, infatti, la popolazione complessiva dell’Ue è stimata in oltre 6.000 coppie, la maggior parte delle quali nidificanti in Romania. Cifre che corrispondono a circa la metà della popolazione globale della specie.

In Italia sono state censite un centinaio di coppie pari all’1% di quella censita nell’intera Ue,  importante comunque da tutelare anche a causa delle forti pressioni che stanno decimando le popolazioni presenti in Paesi comunitari e non quali Croazia e Romania, che ospitano le popolazioni più importanti della specie.