

PASSERA SARDA
NOME SCIENTIFICO: Passer hispaniolensis
L’evidente macchia nera sul petto del maschio la distingue immediatamente dalle altre specie di Passeri. Peraltro, a differenza della maggior parte di questi, predilige le zone poco frequentate dall’uomo, come le aree ricche di cespugli e luoghi dove nascondersi. In linea con il carattere aspro e selvaggio della Sardegna, il principale territorio della nostra Penisola abitato dalla specie…
Stato di salute
Nel rapporto BirdLife International (2004) la specie risulta stabile in Europa e viene quindi considerata con stato di conservazione “sicuro”. Nonostante nel decennio 1990-2000 la popolazione greca e quella turca – molto importante – siano risultate in diminuzione, altre popolazioni chiave come quella italiana e bulgara hanno mostrato un incremento numerico o hanno mantenuto i propri effettivi.
Attualmente, la popolazione dell’Unione europea viene stimata 1.175.000-2.514.000 coppie, pari al 40,5-42% della popolazione continentale complessiva e a una frazione compresa tra il 25% e il 49% di quella globale della specie. La popolazione italiana è stimata in 300.000-500.000 coppie, stabili nel periodo 1990-2000, ed è una delle più importanti a livello europeo, rappresentando una frazione importante sia di quella dell’Ue (dal 19,9 al 25,5%) sia di quella continentale (8,1-10,7%). Pertanto l’Italia riveste un ruolo strategico per la conservazione della specie.
Sebbene nel periodo 1990-2000 la popolazione italiana sia apparsa stabile, nel periodo 2000-2009, in accordo con i dati raccolti per il progetto MITO 2000, l’andamento della Passera sarda ha mostrato una tendenza generale al declino moderato, stimato in 4,63% punti percentuali. Esistono però, al contempo, segnali di una possibile – e ancora più recente – espansione della specie, con conseguente colonizzazione di altre aree della Penisola (come il Delta del Po), che potrebbe essere spiegata dall’incremento demografico e dall’espansione di areale che, a partire dagli anni ’50, ha interessato alcune popolazioni balcaniche.
In Italia la Passera sarda è nidificante e migratrice regolare. Le popolazioni nidificanti nella porzione più meridionale dell’areale sono invece migratrici parziali. Gli individui che si riproducono nell’Africa nord-occidentale mostrano comunque un comportamento migratorio. Per quanto riguarda i dati sugli inanellamenti, i movimenti di individui esteri ripresi in Italia fanno riferimento a un piccolo campione di appena quattro casi, tutti riferiti a soggetti inanellati in Tunisia.
La Passera sarda non è inserita nella Lista rossa nazionale. Risulta inoltre tra le specie non cacciabili in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).