ALBANELLA MINORE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliALBANELLA MINORE

NOME SCIENTIFICO: Circus pygargus
 

Agile e snella, l’Albanella minore era un tempo compagna affezionata degli agricoltori, che talvolta potevano scorgerne il nido, rigorosamente posato sul terreno nel frumento. Poi è venuta la meccanizzazione, e i pesticidi, e l’Albanella si fa notare più raramente, ripiegando su zone umide o terreni incolti. Soltanto d’estate, però, poiché la stagione invernale preferisce trascorrerla al caldo, nella lontana Africa subsahariana…

Stato di salute

Attualmente l’Albanella minore è classificata come sicura nell’Unione europea, nonostante il pesante declino che l’ha riguardata nella seconda parte del secolo scorso. Un declino che è proseguito fino al 1990, per essere seguito da una moderata ripresa nel decennio tra il 1990 e il 2000.

Tra le 9.400 e le 21mila coppie la popolazione stimata nell’Unione europea, pari a poco meno di un terzo della popolazione continentale complessiva, mentre la popolazione italiana è stimata tra le 260 e le 380 coppie, stabile tra il 1990 e il 2000. Con questi dati, la popolazione italiana risulta essere pari a poco meno del 4% di quella comunitaria complessiva, meno dell’1% di quella continentale.

Trattandosi di specie migratrice, va analizzato il comportamento degli individui nelle fasi pre e post riproduttive. La maggior parte delle popolazioni censite in Italia, in base agli inanellamenti effettuati dagli esperti, proviene dalle aree del centro Europa quali Germania, Svezia, Danimarca e Olanda. Un minor numero di esemplari ricatturati proveniva invece da Tunisia e Francia meridionale. Durante la fase della migrazione l’Albanella minore può spostarsi anche di diverse centinaia di chilometri – in alcuni casi fino a 2mila km – con spostamenti ad arco compiuti tra Europa e Africa tra agosto e ottobre.

Riguardo alla popolazione nidificante, questa risulta stabile, in quanto distribuita in modo piuttosto diversificato tra aree coltivate (soprattutto frumento) e aree a vegetazione spontanea. La consistenza complessiva della popolazione di Albanella minore ha conosciuto negli ultimi 40 anni un moderato incremento (sebbene ciò possa essere dovuto più ad un accuratezza di indagine che a un effettivo aumento), dalle 150-250 coppie degli anni Settanta alle 200-300 degli anni Novanta, fino all’attuale consistenza.