CIVETTA CAPOGROSSO - Uccelli da proteggere

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Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliCIVETTA CAPOGROSSO

NOME SCIENTIFICO: Aegolius funereus
 

Il punto di forza di questo rapace è sicuramente l’udito. La stessa particolare conformazione del cranio consente infatti a questo uccello di individuare immediatamente la posizione da cui provengono le fonti sonore. Risultato, la possibilità di catturare facilmente le prede anche in assenza totale di luce. Piuttosto confidente con l’uomo, teme invece i predatori arboricoli, tra cui la Martora…

Stato di salute

La Civetta capogrosso è attualmente classificata come sicura sia nell’Unione Europea sia a livello continentale. Stabile tra il 1970 e il 2000, la popolazione “comunitaria” della specie è stimata attualmente in 22mila-61mila coppie, pari a non più di un quinto di quella continentale complessiva, che potrebbe raggiungere le 350mila coppie.

Un dato, quello continentale, che rappresenta comunque una frazione modesta, non superiore al 5%, della popolazione globale della specie, mentre in Italia potrebbero nidificare fino a 1.500-3.500 coppie di Civetta capogrosso, pari al 6-7% della popolazione nell’Ue. Storicamente, la specie era sicuramente presente nel corso dell’Ottocento sulle Alpi, anche se le difficoltà di osservazione la facevano probabilmente ritenere più rara di quanto non fosse in realtà.

Lo stesso trend attuale della popolazione italiana risulta in larga misura sconosciuto, a parte fluttuazioni evidenti relative ai margini dell’areale, ossia le Alpi Occidentali. Qui, in particolare, sono stimate 100-500 coppie tra Piemonte e Valle d’Aosta, mentre in Lombardia potrebbero nidificare 200-500 coppie. Ampia la forbice statistica sulla popolazione Trentina, stimata tra le 100 e le 1000 coppie, 135-490 quelle stimate in Veneto.

Nelle province di Belluno e Treviso, erano stimate circa 100 coppie negli anni Ottanta. Secondo stime più recenti, tra le 100 e le 400 coppie potrebbero abitare il solo bellunese. Tutelata dalla Direttiva Uccelli, la Civetta capogrosso risulta particolarmente protetta, in Italia, dalla legislazione venatoria vigente.