CROCIERE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCROCIERE

NOME SCIENTIFICO: Loxia curvirostra
 

Il loro aspetto singolare ha fatto sì che la fantasia popolare si sbizzarrisse. I crocieri sono conosciuti anche come “Uccelli di Cristo”: vengono così chiamati perché spesso li si può vedere nei giorni di Natale e una leggenda racconta che un Crociere avrebbe tentato di togliere le spine dalla corona che Gesù portava sulla croce: da qui il becco a forma di croce. Un altro nome popolare è “Uccello della gotta”: si credeva, infatti, che quest’uccello prendesse su di sé le malattie degli uomini, tra cui appunto la gotta…

 

Ordine: Passeriformes   Famiglia: Fringillidae

È simile a un passero, con ali però più appuntite e coda nettamente forcuta. La colorazione del maschio adulto, rosso mattone con ali e coda nere, è raggiunto gradualmente a partire dalla livrea giovanile, bruna striata di scuro. Gli stadi intermedi sono così caratterizzati dalla presenza di irregolari chiazze arancioni o rosate. La femmina è bruno-grigia, con ali e coda bruno-nere e groppone giallo verdastro. Il becco ad apice incrociato rende inconfondibile la specie a breve distanza. Il Crociere può raggiungere fino a 17 cm di lunghezza.

Specie spesso sedentaria – ma talora migratrice anche invasiva – e svernante, il Crociere è distribuito, con la sottospecie nominale, in gran parte dell’Eurasia. Diverse sottospecie abitano l’Europa meridionale, dalla L. c. balearica, nelle omonime isole e nella Spagna centro-meridionale, alla L. c. poliogyna, originaria del Nord Africa, che frequenta anche Italia meridionale e Sicilia. Altre sottospecie abitano Corsica, Balcani, Giappone, Africa e Nord America.

Il Crociere vive prevalentemente in boschi di conifere, ma anche in parchi e giardini, fermandosi dove c’è la migliore “offerta” di semi di conifere. Le popolazioni nordiche compiono così irregolari movimenti invasivi verso l’Europa centrale quando, a seguito di una brusca diminuzione dei coni disponibili, le risorse alimentari non permettono un’alimentazione sufficiente a popolazioni abbondanti, arrivando anche a riprodursi nei nuovi siti. In Italia vive fra 1.000-1.200 e 2.000-2.200 metri di quota – ben distribuita sull’arco alpino e in parte delle Prealpi, più localizzata in Appennino e sui rilievi calabro-siculi – preferendo le peccete, ma occupando anche laricete, pinete di Pino nero, Pino cembro e Pino silvestre.

Il Crociere è abilissimo nell’appendersi anche a testa in giù ai frutti, e ricorda nei movimenti i pappagalli. Le pigne più piccole e coriacee, come quelle del Pino silvestre, possono essere trasportate in volo e successivamente incastrate alla biforcatura di un ramo, per poter essere aperte più agevolmente. La dieta viene integrata con la cattura di alcuni insetti. Non è infine insolito osservare individui aggrappati ai muri delle baite, attirati dai vapori odorosi che essudano dagli interstizi.

Può covare per tutto l’anno, ma più di frequente tra inverno e primavera. Il nido viene costruito dalla femmina nella parte superiore degli abeti rossi. La femmina depone dalle 3 alle 5 uova bianche con macchie marroni, che vengono covate dai 14 ai 16 giorni. Il maschio in questo periodo procura alla femmina il cibo. Dopo circa due settimane – durante le quali i pulcini vengono nutriti esclusivamente dai genitori – nei maschi comincia a formarsi la tipica punta del becco a forma di croce.

Prospettive

Specie poco studiata, ad eccezione di contributi a carattere locale. Sarebbe quindi fondamentale avviare indagini sulla dinamica di popolazione e l’ecologia della specie nei diversi contesti e nei diversi ambienti frequentati, che generalmente coincidono con le foreste di conifere – anche di origine antropica – comprese tra i 1.000-1.200 e i 2.000-2.200 metri di quota.

La mancanza di parametri essenziali impedisce di stabilire un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) anche per la popolazione alpina di questa specie, che spesso tende a nidificare in condizioni semi-coloniali. Per i nuclei isolati – nuclei appenninici e popolazione sicula – la formulazione di un FRV basato su tecniche di “population modelling” è altrettanto complicata, a causa della difficoltà di stimare correttamente numero delle riproduzioni per anno e successo riproduttivo.

Similmente ad altre specie legate agli ambienti forestali, appare in ogni caso evidente come anche il Crociere possa essere favorito da una gestione sostenibile degli ambienti idonei, ad esempio adottando tecniche selvicolturali compatibili che salvaguardino gli alberi più maturi e, in generale, volte ad evitare eccessivo disturbo e pressione antropica in periodo riproduttivo. Questo vale a maggior ragione in quei siti dell’Italia centro-meridionale che ospitano popolazioni molto isolate della specie, dunque maggiormente vulnerabili.

Minacce

Il Crociere ha indubbiamente beneficiato dell’aumento dell’estensione dei boschi di conifere determinato dai numerosi impianti artificiali, sparsi un po’ in tutto il territorio montano. La specie mostra infatti, da questo punto di vista, buone doti di adattabilità, occupando foreste sia fitte sia più aperte, aree remote quanto aree fortemente antropizzate, purché siano presenti conifere mature e vi sia buona disponibilità di acqua. L’Abete rosso è l’essenza arborea favorita dalla specie, che frequenta comunque anche formazioni di altre conifere, dalle laricete alle pinete di Pino uncinato, dalle abetaie alle foreste di Pino silvestre.

È stato osservato come la predazione da parte di mammiferi (scoiattoli) e uccelli (soprattutto Corvidi) possa influenzare sensibilmente il successo riproduttivo. Tuttavia, l’esito della nidificazione – che può avvenire in qualunque stagione – appare legato soprattutto alla disponibilità di cibo. In Italia, è stata osservata un’elevata percentuale di nidi “di successo” ad esempio nelle Alpi Retiche (89%), con una dimensione media della covata di 3,87 e un tasso d’involo di 3,33 giovani per nido di successo. In Olanda, la percentuale di coppie di successo varia tra il 18% (1984) e il 79% (nel 1975-1980), con tasso d’involo pari rispettivamente a 2,6 e 3,2 giovani per coppia di successo.  

Pur in un quadro generale orientato alla stabilità, è la popolazione appenninica, nel nostro Paese, a mostrare segni di maggiore vulnerabilità, in quanto spesso composta da nuclei isolati senza continuità di areale (una situazione ancora più evidente per quanto riguarda la sparuta popolazione sicula). Più favorevole la situazione sull’area alpina, ove la specie può contare su un’ampia disponibilità di habitat idoneo.

Va rilevato come, almeno storicamente, gli abbattimenti diretti abbiano rappresentato un importante causa di mortalità per la specie. Una conferma arriva dalla distribuzione storica delle ricatture, relative a periodi nei quali la cacciabilità anche di questa specie era verosimilmente molto diffusa nell’area mediterranea. 

Stato di salute

Attualmente classificato come sicuro nell’Unione europea, il Crociere presenta uno stato di conservazione favorevole anche a livello continentale. Nel complesso, si registra stabilità della popolazione nidificante nei territori dell’Europa “comunitaria” sia nel periodo 1970-1990, sia nel decennio successivo 1990-2000. La popolazione dell’Ue è attualmente stimata in 500.000-1.800.000 coppie, pari al 9-14% della popolazione continentale della specie – stimata in 5,8-13 milioni di coppie, con rilevanti fluttuazioni – e a una frazione inferiore al 5% di quella globale.

Anche la popolazione italiana, stimata in 30.000-60.000 coppie, appare stabile ed è pari al 3-6% della popolazione “comunitaria” complessiva. A scala biogeografica, oltre all’importante popolazione lombarda – 800-1.500 coppie con trend sconosciuto – si conoscono situazioni di espansione locale, come in provincia di Piacenza, accanto a decrementi, come nel caso del Molise. Particolarmente localizzata appare la specie in Sicilia, con nidificazioni stabili sull’Etna e sui Monti Peloritani e occasionali in rimboschimenti di conifere in altre parti dell’isola.

Riguardo al contingente in transito, la massima parte degli inanellamenti è concentrata nel corso della migrazione autunnale, tra agosto e novembre, anche se l’indice di abbondanza testimonia di intensi movimenti estivi, con un chiaro picco in luglio. L’Italia viene raggiunta da crocieri inanellati in una vasta area geografica che si estende dal Baltico all’Europa centro-orientale, fino alle coste del Mare del Nord. Le località di inanellamento più lontane fanno riferimento rispettivamente alla Finlandia meridionale e a Fair Island, a nord-est della Scozia.

Ad oggi, non è stato redatto alcun Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il crociere non è stato considerato nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).

Semaforo

Nel complesso, lo stato di conservazione del Crociere nel nostro Paese appare favorevole. La specie è stata favorita in particolare dagli impianti artificiali e dai rimboschimenti di conifere che hanno aumentato l’habitat idoneo.  

Fattore Stato Stato di conservazione
Range* Stabile Favorevole
Popolazione Stabile/fluttuante Favorevole
Habitat Stabile Favorevole
Complessivo   Favorevole

*Variazione della popolazione negli anni

Bioregione alpina (e aree adiacenti di quella continentale)
L’arco alpino ospita il contingente di gran lunga più numeroso e importante della specie. Qui l’ampia disponibilità di habitat e la sua continuità disegnano un quadro favorevole per la specie, stabile o localmente in incremento.

Fattore Stato Stato di conservazione
Range* Stabile Favorevole
Popolazione Stabile/fluttuante Favorevole
Habitat Stabile Favorevole
Complessivo   Favorevole

*Variazione della popolazione negli anni

Bioregione mediterranea 
Nell’Italia centro-meridionale e in Sicilia, l’isolamento e la frammentazione delle popolazioni presenti rende queste ultime più vulnerabili a variazioni anche locali dell’habitat e a singoli eventi sfavorevoli .

Fattore Stato Stato di conservazione
Range* Stabile Favorevole
Popolazione Ridotta, isolata Inadeguato
Habitat Stabile Favorevole
Complessivo   Inadeguato

*Variazione della popolazione negli anni

Canto

Specie socievole, il Crociere è facilmente riconoscibile non solo per il caratteristico becco, ma anche per il richiamo, caratterizzato da un insieme di trilli e ripetuti cinguettii.