FALCO PELLEGRINO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliFALCO PELLEGRINO

NOME SCIENTIFICO: Falco peregrinus
 

Diffuso – e storicamente cacciato – praticamente in tutto il mondo, il Falco pellegrino ha attirato l’attenzione degli studiosi nel Dopoguerra, quando si cominciarono a studiare le conseguenze sulla fauna e sull’uomo del massiccio uso di pesticidi in agricoltura. Intelligente, veloce, abilissimo predatore, fin dal Medioevo è impiegato in falconeria, mentre per gli antichi Egizi era addirittura un simbolo divino, incarnazione del potente dio Horus…

Stato di salute

Il Falco pellegrino è presente praticamente in tutte le regioni d’Italia, con la popolazione nidificante che risulta piuttosto stazionaria. Nonostante questo ampio areale di nidificazione, la popolazione nidificante nel nostro Paese non raggiungeva, nel 2004, le 1.000 coppie, mentre una successiva stima ne ha elevato la popolazione nidificante tra le 1.085 e le 1.335 coppie.

Nonostante lo storico declino dovuto prima ad atti di persecuzione diretta quali la predazione delle uova e/o dei pulli da parte dei bracconieri, poi al massiccio uso di pesticidi in agricoltura – specialmente il DDT – oggi la specie risulta in buono stato di salute in tutto il continente europeo. Questo grazie al notevole recupero mostrato dalle popolazioni negli ultimi 20 anni, dovuto sia all’abbandono dell’uso del DDT nelle pratiche agricole sia a una legislazione particolarmente favorevole alla specie, tutelata a livello comunitario dalla Direttiva Uccelli e a livello nazionale dalle severe norme che ne vietano la caccia.

A livello comunitario, resiste una popolazione tra le 7.400 e le 8.800 coppie, pari a una frazione tra un terzo e due terzi della popolazione continentale, pari a 12-25mila coppie. L’Italia ospita una frazione particolarmente significativa di questa popolazione, pari al 15% a livello comunitario, al 4-11% su scala continentale. Altre stime portano addirittura al 20% – un esemplare su cinque – la popolazione italiana di Falco pellegrino nei paesi dell’Unione Europea.

Alla popolazione nidificante nel nostro Paese, si aggiunge poi un contingente di migratori, provenienti dall’Europa centrale e settentrionale (Falco peregrinus calidus ). Si tratta prevalentemente di individui che scelgono il nostro Paese per trascorrere l’inverno, con il Falco pellegrino che può quindi essere considerato un rapace sia nidificante che svernante a livello nazionale.