LUÌ PICCOLO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliLUÌ PICCOLO

NOME SCIENTIFICO: Phylloscopus collybita
 

Suo ambiente preferito a livello riproduttivo è il bosco, più in generale, quello di faggeta. È sempre in movimento, motivo per cui non è molto agevole da osservare o fotografare, ed è facile confonderlo con altre specie tipiche di questi ambienti, su tutte le cannaiole e i canapini. Per nulla gregario, il Luì piccolo è una specie particolarmente schiva e, spesso, non emette alcun suono. Quando rompe il silenzio, risuona nell’aria umida di palude un flebile richiamo…

Stato di salute

La specie è attualmente classificata come sicura nell’Unione europea, con stato di conservazione favorevole anche a livello continentale. Nel complesso, si registra stabilità della popolazione nidificante nei territori dell’Europa “comunitaria” sia nel periodo 1970-1990 sia nel periodo 1990-2000.

La popolazione dell’Ue è stimata in 13.000.000-31.000.000 di coppie, pari al 43-52% della popolazione continentale della specie e a una frazione compresa tra il 5% e il 24% di quella globale. Quella italiana, che dovrebbe rappresentare circa l’1% di quella europea complessiva e non oltre il 2,5% della popolazione Ue, è stimata in 300.000-800.000 coppie ed è caratterizzata da fluttuazioni locali anche molto pronunciate.

I dati sugli inanellamenti si concentrano, per le regioni settentrionali, nelle fasi autunnali e invernali. Nell’Italia peninsulare spiccano i campioni raccolti su siti costieri e anche insulari, a conferma degli intensi movimenti di attraversamento del Mediterraneo verso il Nordafrica. I totali annuali degli inanellamenti hanno visto peraltro un incremento costante e crescente a partire dagli anni ’80, arrivando sul finire degli anni ’90 al superamento della soglia dei 4-5.000 soggetti marcati. Tra i soggetti segnalati in Italia, la maggior parte proveniva dai territori a nord del nostro Paese, soprattutto Germania, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera e Slovenia, con spostamenti quindi limitati alle brevi o medie distanze.

Non è stato redatto un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il Luì piccolo non è considerato nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).