MARTIN PESCATORE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliMARTIN PESCATORE

NOME SCIENTIFICO: Alcedo atthis
 

Colori sgargianti tra il blu e il verde smeraldo rendono questa specie inconfondibile. Lo si può osservare spesso appollaiato su un ramo nei pressi dell’acqua, dove – come è facile intuire dal nome che porta – si tuffa abilmente in picchiata non appena individuata la preda. In grado di ingoiare prede relativamente grandi per la sua dimensione, lo si può osservare immobile, per ore, con lo sguardo rivolto all’acqua, in attesa del passaggio di qualche pesce…

Minacce

In Piemonte e Valle d’Aosta è presente il contingente nidificante più importante di Martin pescatore, un uccello che predilige sempre acqua dolce – specialmente durante la stagione riproduttiva – nonché l’ampia disponibilità di pesci e di posatoi usati come “torre di avvistamento” nonché come rampa di lancio prima di tuffarsi sulla preda. In questa area si stimano tra le 500 e le 2.000 coppie della specie. Importante anche la popolazione lombarda, stimabile in 1.500-2000 coppie con andamento sconosciuto. Più ridotta altrove, la popolazione conta comunque dalle 300 alle 1000 coppie in Toscana, tra le 540 e le 870 in Veneto, fino alle poche decine di coppie censite tra Lazio, Sicilia e Sardegna.

I dati dimostrano la forte intolleranza del Martin pescatore alla canalizzazione e alla regimazione dei corsi d’acqua. Appare questa la minaccia principale che ha pesato sul declino storico della specie e che pare ostacolarne attualmente ogni possibile ripresa. La cementificazione – o comunque la regimazione – dei corsi d’acqua causa da un lato il venir meno di posatoi idonei, ma causa del pari la scomparsa di sponde sabbiose o terrose adatte allo scavo del nido.

A questa minaccia si accompagna una elevata sensibilità ai fenomeni di inquinamento delle acque, che hanno come prima conseguenza la diminuzione drastica del numero di prede. Meno impattante per l’Italia risulta invece la presenza di predatori, come per esempio Volpe e Visone, principale problema per il Martin pescatore nelle popolazioni del nord Europa (Svezia in particolare).

La specie si dimostra poi particolarmente vulnerabile ad inverni occasionalmente rigidi. Un fattore comunque parzialmente compensato da una buona mobilità che spinge questa specie, in caso di situazioni climatiche estreme, a spostarsi e a ricolonizzare velocemente siti in precedenza abbandonati.