MIGNATTAIO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliMIGNATTAIO

NOME SCIENTIFICO: Plegadis falcinellus
 

Probabilmente, è la specie più facile da riconoscere anche per chi si avvicina per la prima volta alla disciplina del birdwatching. Lunghe zampe, piumaggio dai riflessi metallici e dalle molteplici sfumature cromatiche. Ma soprattutto il lungo, lunghissimo becco incurvato verso il basso. Quasi fosse appesantito dall’importante protuberanza, il Mignattaio cammina lentamente, nell’acqua bassa. All’improvviso avvista un insetto, un girino, un piccolo mollusco. E, proprio grazie alle dimensioni e alla particolare conformazione del becco, lo afferra quasi senza dover chinare il capo…

Stato di salute

Si calcola che la popolazione “comunitaria” di Mignattaio non superi attualmente le 560-660 coppie, pari a non più del 3-4% della popolazione europea complessiva e a meno del 5% di quella globale della specie. Rara e minacciata in tutta Europa, e con stato di conservazione sfavorevole anche a livello pan-europeo, la specie ha mostrato un largo declino tra il 1970 e il 1990, seguito però da confortante incremento nell’ultimo decennio del secolo scorso. 

Considerato “in pericolo critico” dalla Lista Rossa Nazionale, il Mignattaio è presente come nidificante in Italia con una decina di coppie, una popolazione ridottissima e per di più soggetta a vistose fluttuazioni nel periodo più recente. Per il resto, gli individui osservati in Italia provengono sostanzialmente dall’est europeo, dall’Ungheria alla Russia, assegnando al nostro Paese un ruolo non secondario nelle rotte della migrazione.

Tornando al modestissimo contingente nidificante, i censimenti più recenti non aiutano a comprendere il reale trend della popolazione. Dalle 10-16 coppie censite nel 1999 si è poi passati alle 3-5 del 2000 e alle 11-15 del 2001. Il trend non è ben definito, con evidenti fluttuazioni dovute a nuove colonizzazioni seguite però, il più delle volte, da estinzioni locali.

Insomma, il Mignattaio è presente stabilmente solo in Emilia-Romagna, dove già nel 1970, tra il Delta del Po e le Valli di Comacchio, nidificavano una dozzina di coppie. Anche qui, nel corso degli anni Settanta, si è assistito a una progressiva rarefazione delle coppie nidificanti, con la specie  tornata stabilmente a occupare le aree umide costiere emiliano-romagnole (e in particolare le Pialasse ravennati) solo nel corso degli anni Novanta. Altrove, la situazione è se possibile ancora più confusa: il Mignattaio è riportato come regolarmente nidificante in Sardegna fino al 1992, con un massimo di 11-13 coppie nel 1993, ma il sito è stato in seguito abbandonato. Tra Puglia e Piemonte non si hanno notizie recenti di nidificazione, mentre Lombardia, Toscana e Sicilia – dove è stata osservata anche una ridottissima popolazione svernante – sembrano ospitare meno di cinque coppie.