MIGNATTINO PIOMBATO - Uccelli da proteggere

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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliMIGNATTINO PIOMBATO

NOME SCIENTIFICO: Chlidonias hybrida
 

Più grande dei “cugini” Mignattino e Mignattino alibianche, la specie deve il proprio nome al particolare piumaggio, dove risalta il ciuffo nero di piume sul capo a cui fanno da contrasto guance e collo bianchi. Bianche pure le penne del volo, con la punta delle ali grigiastra, così come ventre e coda. Il Mignattino piombato giunge in Italia all’inizio di aprile, dopo aver trascorso l’inverno nella lontana Africa occidentale. Paludi, lagune, casse di colmata sono il suo habitat preferito. E l’Emilia-Romagna la terra prediletta in cui questo uccello ha scelto di nidificare…

Prospettive

La progressiva colonizzazione del bolognese, dove i nidi sono passati da 55 a oltre 300 – per poi attestarsi sui 200 in anni successivi – dimostra che la specie risponde bene al ripristino o alla creazione di zone umide. Anche tra Pavia e Modena le buone performance in termini di popolazione e di espansione dell’areale di presenza dimostrano che si può fare molto per creare, anche artificialmente, un habitat idoneo per la specie.

Detto questo, gli unici parametri riproduttivi a disposizione degli esperti consistono nella dimensione media della covata, pari a 2,57 uova secondo gli studi del 1980, 1,52 l’anno successivo. Sulla base di tali parametri è impossibile calcolare un Valore di Riferimento Favorevole (FRV), nonostante la specie sia stata ben indagata, seppur a livello locale, per quanto riguarda le specifiche esigenze ecologiche.

Risulta quindi fondamentale proseguire nel monitoraggio, approfondendo le informazioni su ecologia, biologia riproduttiva e dinamica di popolazione. Oggetto di monitoraggio dovrebbero essere anche le condizioni riscontrate dalla specie presso i siti di svernamento, che avviene in larghissima parte fuori dai confini del nostro Paese e che potrebbe influire anche pesantemente sull’esigua popolazione italiana nidificante.

Come principali indicazioni per la conservazione, si possono considerare anche in questo caso, come per altre specie coloniali, due diversi ordini di necessità: la tutela dei siti di nidificazione e, ove necessario, il loro ripristino, al fine di favorire la ripresa o la stabilizzazione delle popolazioni. Nel caso specifico del Mignattino piombato, appare importantissimo ripristinare lamineti idonei, sui quali nidificava fino a non molti anni fa l’intera popolazione emiliano-romagnola della specie.