PICCHIO MURATORE - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliPICCHIO MURATORE

NOME SCIENTIFICO: Sitta europea
 

E’ sorprendente l’agilità del Picchio muratore sugli alberi quando si muove alla ricerca di cibo. A volte corre addirittura a spirale lungo il tronco dell’albero, aiutandosi con la coda, magari a testa in giù. Particolarmente ingegnoso, mette a frutto tutte le opportunità che l’ambiente offre. Come indica il suo nome, l’impasto di fango e saliva che usa per rimpicciolire il foro d’ingresso del nido è davvero resistente e protegge al meglio il piccolo rifugio.

Stato di salute

Lo stato di conservazione del Picchio muratore viene valutato favorevole a livello europeo e nell’Unione europea, essendo risultato stabile sia nel periodo 1970-1990 che nel periodo 1990-2000, malgrado in quest’ultimo decennio si siano verificati declini in un paio di Paesi, tra cui la Francia, dove è presente una delle popolazioni numericamente più significative.

La popolazione nidificante dell’Unione europea è stimata in 4.100.000 – 9.100.000 coppie e corrisponde alla metà (48-55%) della popolazione europea complessiva (stimata in 7.500.000 – 19.000.000 coppie) e a una frazione compresa tra il 5 ed il 24% della popolazione globale della specie.

La popolazione nidificante italiana rappresenta il 2% della popolazione dell’Unione europea e l’1% della popolazione nidificante europea complessiva. In Italia la specie è ben distribuita, risultando assente solo dai boschi sardi e da gran parte del territorio pugliese. Nella Pianura Padana inoltre è assente da vaste aree a causa della scomparsa degli ambienti adatti. In inverno la specie è erratica e si sposta dai monti verso la pianura o il Meridione.

Il Picchio muratore non è stato considerato nella Lista Rossa Nazionale ma in Italia la legislazione venatoria ne proibisce la caccia.