SALTIMPALO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
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Specie protette dalla Direttiva UccelliSALTIMPALO

NOME SCIENTIFICO: Saxicola torquatus
 

Piuttosto tondeggiante, il Saltimpalo deve il suo nome all’abitudine di sostare in cima a pali, rametti e posatoi rialzati. È prevalentemente solitario, anche durante il periodo della migrazione. Quando è posato, muove in continuazione la coda e si concentra nella ricerca della preda. Non è solito compiere lunghi voli, essendo un migratore a corto raggio…

Minacce

Il Saltimpalo staziona prevalentemente ad altitudini medio-basse, ricercando ambienti aperti con vegetazione rada, quali brughiere e praterie, e prediligendo versanti asciutti e rivolti a sud. Questo dato è confermato dalle rilevazioni in provincia di Varese, dove la specie si distribuisce tra mosaici di coltivi (45,3%), prati (14,1%), rovi e arbusti (4,7%), frutteti e vigneti (1,6%). A quote più elevate sceglie i felceti e i ginestreti.

Considerato il tipo di habitat privilegiato dal Saltimpalo, uno dei principali problemi, che può potenzialmente minarne la conservazione, deriva dall’abbandono in ampie zone delle attività agricole. Tale fenomeno influirebbe sulle capacità di occupazione dei saltimpali in quanto porterebbe a un ritorno della vegetazione boschiva, che male si accorderebbe alle esigenze della specie.

Il mantenimento di aree destinate alla pastorizia e all’agricoltura estensiva risulta quindi essenziale per la sopravvivenza della specie, che qui nidifica e sverna. Allo stesso tempo, infatti, anche l’agricoltura intensiva – ad alto tasso di meccanizzazione – rappresenta un fattore di minaccia per il Saltimpalo, in quanto rende gli ambienti agricoli non idonei alla presenza di questa e altre specie di uccelli.

Le minacce che riguardano il Saltimpalo non sono, però, esclusivamente legate all’intervento umano. La specie, infatti, risulta molto sensibile alle temperature troppo rigide, che possono arrivare a minacciarne la sopravvivenza. Un altro pericolo è costituito dai predatori, soprattutto durante il periodo della riproduzione: circa il 15% delle perdite che avvengono all’interno del nido sono dovute ad animali che attaccano i pulcini o mangiano le uova.