

STERPAZZOLA DELLA SARDEGNA
NOME SCIENTIFICO: Sylvia conspicillata
È il veloce e tipico gorgheggio a rivelarci la presenza della Sterpazzola della Sardegna tra i radi cespugli della macchia mediterranea o la magra vegetazione degli arbusteti nani. Le sue piccole dimensioni, il suo piumaggio e il suo carattere schivo la rendono infatti difficile da osservare: solo i maschi si mostrano talvolta più spavaldi, uscendo allo scoperto e mostrando le caratteristiche sfumature rosate del loro piumaggio.
Stato di salute
La Sterpazzola della Sardegna è considerata specie “sicura” nell'Unione Europea, dove vive la totalità della popolazione continentale, compresa tra le 180 mila e le 440 mila coppie. Non si hanno informazioni recenti sull'andamento demografico complessivo: gli ultimi dati risalgono al periodo 1970-1990, durante il quale il trend è stato verosimilmente improntato alla stabilità.
La scarsità dei dati a disposizione rende difficile valutare la responsabilità dell'Italia per la conservazione della specie. Sulla base delle cifre disponibili, che parlano di un numero di coppie nidificanti compreso tra 10 mila e 20 mila, il nostro Paese parrebbe ospitare solo il 5% della popolazione europea.
Il recente calo delle coppie presenti in Francia e la probabile sovrastima della popolazione spagnola spingono tuttavia a ipotizzare che l'Italia possa ricoprire un ruolo decisivo per la conservazione della specie, per la quale non esiste un Piano d'Azione Internazionale o Nazionale. La Sterpazzola della Sardegna non è inoltre presente nella Lista Rossa Nazionale, anche se ne è vietata la caccia secondo quanto prescritto dalla legislazione in materia.