STERPAZZOLINA COMUNE - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Home | Le specie | Gli uccelli in... | Le specie protette | STERPAZZOLINA COMUNE
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliSTERPAZZOLINA COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Sylvia cantillans
 

Di dimensioni piuttosto piccole, timida e schiva, la Sterpazzolina comune è assai difficile da osservare. Sempre all’erta, resta posata per pochi istanti e si muove incessantemente, nascondendosi tra i cespugli.

Stato di salute

Considerata come sicura, la Sterpazzolina comune ha uno stato di conservazione favorevole in tutta Europa. Questa valutazione si riferisce però al complesso della specie Sylvia cantillans , includendo anche la Sterpazzolina di Moltoni. Ai fini della conservazione è necessario considerare separatamente le popolazioni occidentali (Spagna, Portogallo, Francia) da quelle orientali, dell’area balcanica e italiana.

Nel periodo 1970-1990 la specie ha comunque fatto registrare una situazione di stabilità in Europa, seguita però da un trend incerto nel periodo 1990-2000. Nel territorio Ue la popolazione è stimata in 1,4 - 3,2 milioni di coppie, fondamentale dunque il suo peso nella conservazione della specie, visto che la quasi totalità (75-94%) della popolazione globale è concentrata in Unione europea. La sua tutela deve essere pertanto considerata una delle priorità sul fronte della conservazione per gli stati membri.

Non esiste tuttavia un piano d’azione internazionale, né nazionale sulla specie. Per quanto riguarda il nostro Paese, la popolazione è stimata in 50mila-200mila coppie e la legislazione venatoria ne proibisce la caccia, tuttavia la Stepazzolina non è stata considerata nella Lista Rossa Nazionale.

Considerando la marcata divergenza tra le popolazioni italiane e quelle franco-iberiche, la sottospecie nominale Sylvia cantillans cantillans è in sostanza endemica dell’Italia e il paese riveste pertanto un ruolo fondamentale nella sua conservazione. Dagli studi effettuati si evince che le popolazioni orientali (dall’Italia verso Est) non ammontano a più di 326mila-971mila coppie. Considerando anche la sottospecie orientale Sylvia cantillans albistriata , la popolazione italiana è comunque dell’ordine del 20% della popolazione complessiva.

Sostanzialmente stabile a livello nazionale, la specie ha mostrato incrementi e decrementi locali. Molto rara in Italia settentrionale, dove le sparute popolazioni, generalmente in area centro-settentrionale, mostrano fluttuazioni con scomparsa e riconolizzazione dei vari siti di presenza. Diventa poi frequente al Centro-Sud.
Il trend della popolazione umbra risulta leggermente positivo; ciò potrebbe dipendere da un aumento delle temperature che avrebbe consentito alla specie di espandersi a quote superiori rispetto al passato. In Molise sono state stimate meno di 800 coppie a metà degli anni Novanta e in Puglia si è verificata una recente perdita di areale che interessato il Salento e la provincia di Lecce. In Abruzzo sono state stimate 300-500 coppie all’inizio degli anni Novanta e infine in Sicilia la popolazione risulta complessivamente stabile nel complesso ma con andamento differente a seconda delle aeree.