STROLAGA MINORE
NOME SCIENTIFICO: Gavia stellataUccello acquatico dal piumaggio argentato che può raggiungere in volo aperture alari superiori ai 115 cm. Particolarmente elegante nella “livrea nuziale”, quando capo e dorso assumono particolari colorazioni, rispettivamente, di grigio e grigio-bruno, mentre il collo si presenta rossastro nella parte inferiore. Ma sui nostri cieli la Strolaga minore arriva solo d’inverno, quando il piumaggio è più simile a quello delle altre strolaghe. Paludi costiere e linee di costa sono per lei un rifugio sicuro, anche se a scegliere l’Italia, su una popolazione continentale non molto inferiore al milione di coppie, sono appena una 50-100 individui…
Stato di salute
La Strolaga minore è una specie rara nell’intera Unione Europea e minacciata a scala continentale. Dopo un moderato declino nel periodo 1970-1990, le popolazioni “comunitarie” hanno conosciuto un periodo di relativa stabilità, anche se la loro consistenza si è assestata abbondantemente al di sotto della diffusione storica della specie.
Tutelata dalla Direttiva Uccelli e – in Italia – specie particolarmente protetta dalla legislazione venatoria, la popolazione di Strolaga minore non dovrebbe superare le 3-4000 coppie in tutta l’Unione Europea, pari a una frazione molto modesta – meno del 10% – della popolazione continentale complessiva, che potrebbe raggiungere anche le 920mila coppie. Almeno 51mila individui ogni anno svernano entro i confini dell’Europa a 25, di cui appena una cinquantina – o forse meno – in Italia.
Un dato in realtà da approfondire, in quanto il numero di individui svernanti è assolutamente irregolare, con annate di assenza intervallate ad altre con consistenza variabile. Per esempio, nel periodo 1991-95 è stata stimata una media di 23 individui svernanti l’anno, passati a 28 tra il 1996 e il 2000. Il picco massimo, 47, è stato raggiunto nel 2000.
Per la verità si tratta di dati in linea con la progressiva irregolarità dello svernamento man mano che si procede verso sud. Non a caso, i siti principali in cui è stata osservata la Strolaga minore in Italia corrispondono ad aree relativamente fredde come l’Alto Adriatico e l’Alto Tirreno. Solo occasionalmente – per esempio 19 individui eccezionalmente svernanti a Gallipoli nel 1998 – la specie si è mostrata in numero significativo più a sud.
Per un totale di 12 siti di presenza accertata – secondo i dati del 2003 – è comunque fuori luogo azzardare valutazioni sulla tendenza della popolazione, poco significativa, in termini numerici, rispetto all’intero contingente svernante nell’Unione Europa. Molto probabilmente la popolazione totale non ha mai superato i 50 individui, per lo più concentrati in lagune costiere.