TUFFETTO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliTUFFETTO

NOME SCIENTIFICO: Tachybaptus ruficollis
 

È il più piccolo e comune Svasso che si può osservare nel nostro Paese. Difficile vederlo in volo: il Tuffetto, per il suo carattere schivo, ama sostare lungo le rive dei corsi d’acqua e degli stagni, dove spesso resta immobile nascosto tra la vegetazione delle sponde. All’improvviso, si immerge, per andare alla ricerca di piccoli pesci, girini e invertebrati acquatici. Anche se non ama particolarmente la compagnia, capita di udire il suo richiamo squillante. Se disturbato, si nasconde sott’acqua, tenendo fuori solo il capo per osservare attentamente la situazione…

Prospettive

Prendendo in considerazione i dati di densità relativi all’Italia e ad altri Paesi europei, sono stati osservati valori piuttosto diversificati tra le diverse aree idonee alla specie. Da questo punto di vista, è possibile proporre un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) a scala locale di 6 coppie per 10 ettari, ma in ambienti favorevoli questo valore può essere superato. In casi eccezionali – ad esempio presso le Saline di Priolo – la densità può aumentare ulteriormente: qui si calcolano infatti ben 5-7 coppie per ettaro. Date queste differenze, non risulta agevole stabilire un FRV a scala di comprensorio.

Nonostante questa specie sia ben conosciuta a livello locale, sarebbe utile monitorare in modo approfondito l’andamento delle popolazioni nidificanti più significative, dato il ruolo non trascurabile del nostro Paese per la conservazione della specie. In Italia, infatti, la popolazione nidificante di Tuffetto rappresenta il 5-6% del totale dell’Unione Europea, e il 2-3% dell’intera popolazione continentale. L’Italia è anche un importantissimo quartiere di svernamento per questa specie, con percentuali che raggiungono – riguardo al contingente svernante – il 20-30% dell’intera popolazione “comunitaria”.

In linea generale, per favorire la persistenza della specie, è importante mantenere in condizioni idonee ambienti d’acqua dolce ricchi di vegetazione. In Francia, la presenza di macrofite acquatiche si è dimostrato un fattore fondamentale per attirare il Tuffetto in nuovi ambienti, anche artificiali, come le ex cave. Essenziale è anche limitare il disturbo in periodo riproduttivo, con particolare riguardo ai siti più importanti di nidificazione e svernamento. È stato infatti osservato come le popolazioni “meridionali” della specie siano le più sensibili ai fattori di disturbo.