CORRIERE PICCOLO - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCORRIERE PICCOLO

NOME SCIENTIFICO: Charadrius dubius
 

Quando posato e immobile sul terreno, il Corriere piccolo mostra doti di grande mimetismo. Per alimentarsi a terra o nelle acque poco profonde fa brevi corsette e si arresta di colpo, nutrendosi di  piccoli invertebrati, con il becco. Se non minacciato, tollera abbastanza bene la presenza dell’uomo. Molto noto è il suo comportamento per difendere il nido da eventuali predatori: l’adulto si allontana per attirare su di sé l’attenzione, battendo goffamente le ali come fosse ferito e facendosi seguire; una volta allontanato il predatore, torna rapidamente verso il nido. Talvolta un terzo individuo, maschio o femmina, aiuta la coppia nell’incubazione delle uova, nella cura dei pulcini e nella difesa del territorio. Forse si tratta di figli o “partner” dell’anno precedente…

Prospettive

Specie poco studiata, per la quale si hanno informazioni per lo più puntiformi e generalmente relative a situazioni locali. Trattandosi di specie in decremento in Italia, sono auspicabili studi estesi su ecologia e biologia riproduttiva, in particolare nelle aree di presenza delle popolazioni più importanti.

Particolarmente importanti sono approfondimenti sulle mutate abitudini della specie, che sempre di più sta colonizzando ambienti antropizzati – dove però successo riproduttivo e tasso di sopravvivenza dei pulcini risultano estremamente bassi – a discapito di ambienti naturali. È il caso del Lazio, dove a fronte di una situazione di generale decremento è stata osservata una forte espansione in ambienti temporanei antropizzati quali aree industriali e cave – anche superiore ai 40 punti percentuali – a fronte di una fortissima regressione lungo la fascia dunale (-68%).

Sulla base dei valori di densità disponibili per il territorio italiano ed europeo, è ipotizzabile un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per la specie pari a 4 coppie per km a scala locale lungo corsi d’acqua idonei ad ospitare la specie in periodo riproduttivo. Per ambienti particolarmente idonei – quali ex cave rinaturalizzate – tale valore potrebbe raggiungere una coppia per ettaro.

Nel complesso, le misure più importanti per la conservazione del Corriere piccolo consistono nell’evitare il disturbo antropico durante il periodo riproduttivo – balneazione, motocross, fuoristrada, pesca sportiva, cani – soprattutto lungo i greti fluviali (in particolare le isole centrali dei corsi d’acqua) e le aree costiere. Vanno altresì evitati interventi di regimazione idraulica tali da distruggere i siti idonei ad ospitare i nidi.