FALCO CUCULO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliFALCO CUCULO

NOME SCIENTIFICO: Falco vespertinus
 

Sterminate coltivazioni di erba medica, alternati a praterie e brughiere. Uno scenario che in Italia si può trovare lungo il corso del Po, e specialmente nella grande bonifica ferrarese o in altre aree agricole estensive della pianura padana come in provincia di Parma. È questo il regno del Falco cuculo, un magnifico rapace la cui esistenza è chiaramente legata alle attività agricole estensive. Resiste solo laddove non è ancora arrivata la città. Solo laddove la meccanizzazione in agricoltura, abbinata all’eccessivo uso di pesticidi, non ha trasformato anche i campi coltivati in ambienti inospitali per questa come per altre specie di uccelli…

Prospettive

Per ora circoscritta alla Pianura Padana centro-orientale, la popolazione italiana di Falco cuculo è stata ben monitorata negli ultimi 15 anni. Mancano tuttavia informazioni complete sui fattori in grado di influenzare la biologia riproduttiva, che aiuterebbero a predisporre indicazioni puntuali e più corrette sulle modalità di gestione degli ambienti agricoli per agevolare l’affermarsi della popolazione italiana.

Trattandosi di specie di recente colonizzazione, non è possibile indicare un Valore di Riferimento Favorevole (FRV), anche se è utile proporre alcune utili indicazioni per la conservazione. Per quanto riguarda l’Italia, è opportuno anzitutto proteggere le colonie riproduttive e i siti di nidificazione noti dall’urbanizzazione, dall’abuso di pesticidi e – ovviamente – dalla persecuzione diretta.

Seconda azione chiave, un approfondimento sui fattori in grado di influenzare la presenza e la nidificazione della specie che portino alla predisposizione e all’attuazione di specifici indirizzi per un’idonea gestione ambientale. Appare comunque difficile, allo stato delle cose, valutare lo stato di conservazione del Falco cuculo in Italia, anche alla luce del fatto che agli incrementi registrati nel nostro Paese si sta accompagnando un preoccupante declino a livello europeo e continentale.

Probabilmente, a giocare un ruolo chiave per la conservazione della specie a livello globale, sarà da un lato la persistenza e la tutela di idonei habitat riproduttivi. Dall’altro, il monitoraggio delle condizioni di migrazione per e da i quartieri riproduttivi, senza tralasciare un approfondimento sulle condizioni di svernamento registrate in Africa.