PETTEGOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliPETTEGOLA

NOME SCIENTIFICO: Tringa totanus
 

Nelle lagune salmastre del nostro Paese, da quella di Venezia alle aree umide della Sardegna, è possibile scorgere la sagoma elegante della Pettegola. Leggermente più piccola della Pantana, d’inverno migra a sud dell’areale fino all’Africa meridionale, mentre nel nostro Paese è tipicamente nidificante e svernante.  Predilige le zone umide, sia costiere sia dell’interno, come lagune, saline, praterie umide, risaie e marcite. È, del resto, una specie particolarmente longeva: una Pettegola può arrivare, infatti, ai 17 anni di età…

Prospettive

Specie ben studiata in Italia, con particolare riferimento alla popolazione presente nella Laguna Veneta. Sarebbe comunque utile incrementare le informazioni sulle dinamiche di popolazione. I dati disponibili consentono una stima di alcuni parametri medi, quali età della prima riproduzione (1 anno), mortalità nel primo anno di vita (55%), mortalità negli anni successivi (31,5%). Più difficili da interpretare i valori disponibili per la produttività, che appare molto variabile tra diverse aree e su diverse annate: sulla base di quanto noto per l’Italia e per l’Europa, si può ritenere indicativo un successo riproduttivo del 50% ed un tasso d’involo pari a 2 giovani per coppia di successo.

La popolazione adriatico-padana mostra trend favorevole, orientato alla stabilità o all’incremento, negli ultimi 20-30 anni. La stima superiore di popolazione – circa 2.000 coppie – mostra ottime prospettive di persistenza a medio termine, e viene pertanto proposta come Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per questa popolazione. Per contro, il contingente sardo – formato da poche decine di coppie – mostra invece elevata probabilità di estinzione nell’arco dei prossimi 100 anni, mentre per questa popolazione i modelli consiglierebbero una minima popolazione vitale (MVP) pari a 1.350 coppie, obiettivo al momento poco realistico per l’area.

Per la popolazione del Piemonte – pochissime coppie, di recente insediamento – non è possibile proporre un FRV, così come per le aree di riproduzione occasionale o irregolare come Puglia e Toscana. Particolarmente importante, per favorire l’incremento e la stabilizzazione della popolazione piemontese, è comunque la messa in atto di pratiche agricole – in risaia – compatibili con il ciclo riproduttivo della specie.

Condizioni ottimali per la Pettegola possono essere garantite, poi, attraverso la creazione di un mosaico di prati non allagati, prati allagati durante l’inverno e pozze poco profonde. L’allagamento invernale delle praterie giova alla specie in quanto limita l’altezza dello strato erbaceo e crea pozze ricche di invertebrati in primavera, che devono essere mantenute fino alla fine di giugno. Pascolo controllato – soprattutto pascolo brado, circa un capo bovino per ettaro, dopo la stagione riproduttiva – e sfalcio a rotazione possono incrementare l’idoneità per la Pettegola, così come la rimozione di Spartina  dalle aree frequentate.