PETTEGOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliPETTEGOLA

NOME SCIENTIFICO: Tringa totanus
 

Nelle lagune salmastre del nostro Paese, da quella di Venezia alle aree umide della Sardegna, è possibile scorgere la sagoma elegante della Pettegola. Leggermente più piccola della Pantana, d’inverno migra a sud dell’areale fino all’Africa meridionale, mentre nel nostro Paese è tipicamente nidificante e svernante.  Predilige le zone umide, sia costiere sia dell’interno, come lagune, saline, praterie umide, risaie e marcite. È, del resto, una specie particolarmente longeva: una Pettegola può arrivare, infatti, ai 17 anni di età…

Stato di salute

Attualmente classificata come in declino nell’Unione europea, presenta stato di conservazione sfavorevole anche a livello continentale. Nel complesso, si sono registrati un largo declino della popolazione nidificante e stabilità di quella svernante nell’Ue nel periodo 1970-1990, seguiti da moderato declino della popolazione nidificante e stabilità del contingente svernante nel decennio successivo, 1990-2000.

La popolazione dell’Ue è ad oggi stimata in 100.000-140.000 coppie, quella italiana in 800-1.200 coppie, in aumento.  Il 23-26% della popolazione continentale – stimata in 280.000-610.000 coppie, in declino – e una frazione compresa tra il 5 e il 24% della popolazione globale della specie nidifica entro i confini dell’Europa “comunitaria”.

Numericamente ridotta, la popolazione italiana appare di una certa rilevanza nell’ambito della bioregione mediterranea. La Laguna di Venezia, in particolare, con quasi 2.000 coppie presenti e una densità che raggiunge in media le 15 coppie per ettaro, rappresenta il più importante sito riproduttivo del Mediterraneo. Peraltro, il declino riscontrato a livello continentale rende significativa la tutela della popolazione italiana della specie, che non è stata interessata dal calo registrato altrove.

I dati sugli inanellamenti si riferiscono in modo pressoché esclusivo ad aree umide. Alcune aree di grande rilevanza per il transito di limicoli – dalla foce della Vistola in Polonia alla Camargue – producono un’alta percentuale delle ricatture in Italia. Ad una prima analisi, l’Italia nel suo complesso sembra essere interessata dalla migrazione della Pettegola, con forti concentrazioni di ricatture nelle regioni settentrionali padane e, a sud degli Appennini, soprattutto in siti costieri, incluse le isole maggiori. Prevalgono nettamente le ricatture entro i 500-1.000 km di distanza dal sito di inanellamento, con poche segnalazioni superiori ai 2.000 km.

Riguardo al contingente svernante, la media rilevata tra il 1996 e il 2000 è aumentata del 33% rispetto a quella del 1991-1995, con un massimo di 3.301 individui censiti nel 1999. Abbastanza stabile il numero di siti occupati, ove però si rileva un’elevata concentrazione della specie negli 11 siti più rilevanti. Il trend complessivo mostra comunque un aumento della popolazione svernante nell’ordine del 6,7% ogni anno.

Non è stato redatto un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. La Pettegola è inserita nell’Allegato II/2 della Direttiva Uccelli ed è considerata specie in pericolo (EN) nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).