AQUILA REALE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliAQUILA REALE

NOME SCIENTIFICO: Aquila chrysaetos
 

Per i greci simbolo di Zeus, e delle relative virtù del signore degli Dei. Tanto da farne ben presto un simbolo anche per i romani, e per il nascente impero. Sfruttata dai sovrani di ogni tempo quale emblema di forza, fierezza, orgoglio, non sempre è stata adeguatamente considerata e tutelata in quanto semplice, se pure maestoso, rapace…

Prospettive

L’Aquila reale è stata ampiamente monitorata e studiata, con alcune importanti lacune per quanto riguarda le popolazioni appenniniche. In base ai dati rilevati, è possibile identificare un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per la popolazione alpina pari a 410 coppie, un valore di pochissimo superiore all’attuale popolazione censita.

Diversa la situazione in Appennino, dove anche le stime più ottimistiche portano a una probabilità di estinzione nei prossimi 100 anni – data l’attuale consistenza della popolazione – superiore al 10%. Per questa popolazione il Valore di Riferimento Favorevole andrebbe posto ad almeno 170 coppie, sempre che la capacità portante del territorio appenninico possa tollerare una popolazione di questa entità.

Abbastanza chiara, per contro, la situazione in Sardegna e Sicilia, dove l’habitat non potrebbe quasi certamente tollerare una popolazione superiore di Aquila reale. In queste regioni anche un incremento modesto, pari a due o tre coppie, potrebbe portare con buona probabilità alla sopravvivenza della specie nel medio e lungo periodo.

In generale, le indicazioni più importanti per la conservazione della popolazione appenninica di Aquila reale sono costituite dalla protezione dei siti di riproduzione, dal monitoraggio del successo riproduttivo e dei cambiamenti ambientali in grado di influenzarlo. Tutti i siti andrebbero poi meglio tutelati – anche sulle Alpi – dal disturbo da parte dell’uomo, e dalla presenza di cavi dell’alta tensione nei pressi dei nidi.