BARBAGIANNI - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliBARBAGIANNI

NOME SCIENTIFICO: Tyto alba
 

Sin dal Medioevo, è pensiero comune che streghe e spiriti malvagi assumano la forma di questo rapace notturno, diffuso in gran parte del globo terrestre. Ma il volo leggero e silenzioso che nottetempo lo porta a sorvolare le campagne e il canto lugubre non devono trarre in inganno: il candido Barbagianni è infatti di grande utilità per l’uomo, e in particolare per gli agricoltori, grazie alla sua predilezione per piccoli mammiferi come topi, talpe e arvicole…

Minacce

Particolarmente rischioso per il Barbagianni è il traffico veicolare su strade a elevato scorrimento, che percorrono vasti tratti pianeggianti e con sede sopraelevata rispetto al piano campagna. La maggior parte dei casi di esemplari morti è infatti dovuta al traffico veicolare. Il Barbagianni costituisce circa il 39% della totalità di Strigiformi trovati morti sulle strade italiane nel triennio 1996-1999.

Folgorazione e impatto causati da cavi elettrici sono un altro esempio del rischio di danni alla specie causato da interventi e infrastrutture costruite dall’uomo. Altra causa di disturbo è rappresentata dalla distruzione di alcuni tra i siti più utilizzati per la nidificazione come ruderi, capannoni industriali, vecchi edifici dismessi, a causa di ristrutturazioni o demolizioni complete.

Ulteriore problema, spesso causa di morte, è rappresentato dal rischio di avvelenamento, tanto in ambienti agricoli, quanto in contesti urbani, in cui sono in atto azioni di derattizzazione. Come accade anche per l’Allocco, infatti, anche per il Barbagianni è potenzialmente letale l’ingerimento indiretto di rodenticidi, a causa del consumo alimentare dei piccoli mammiferi, dei quali la specie è ghiotta.

Tra le cause naturali di mortalità degli individui, figurano anche la predazione da parte un altro Strigiforme, il Gufo reale (Bubo bubo ), nonché condizioni climatiche non adatte alle esigenze ecologiche della specie (quali inverni particolarmente rigidi caratterizzati da un prolungato e intenso innevamento). Durante il periodo della riproduzione, il Barbagianni può poi essere “spodestato” dall’Allocco (Strix aluco ), che ne occupa i siti scelti per deporre le uova, all’interno di vecchi palazzi o edifici diroccati.