BECCAFICO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliBECCAFICO

NOME SCIENTIFICO: Sylvia borin
 

Diffuso in quasi tutta Europa da maggio a settembre, il Beccafico raggiunge la sua residenza invernale in Africa tropicale, seguendo il proprio istinto che ne guida direzione del volo e tempo di percorrenza. Il Beccafico vive in ambienti arbustivi e territori boschivi aperti e può coprire distanze dalla primavera all’autunno di ogni anno di almeno 6mila km tra l’Europa e l’Africa. È un uccello abitudinario: molti individui si insediano ogni anno nello stesso territorio, per trascorrere la stagione estiva. Ed è anche una specie relativamente longeva tra i Passeriformi: un Beccafico in natura può infatti raggiungere mediamente i 10 anni d’età.

Minacce

Specie piuttosto comune ed abbondante nel corso di entrambe le fasi migratorie, il Beccafico non è molto conosciuto e studiato nel nostro Paese. È auspicabile quindi avviare studi che approfondiscano ecologia e biologia riproduttiva e le dinamiche di popolazione.

Dal punto di vista delle minacce che possono, in linea di principio, avere un impatto negativo sulla specie, va sottolineata l’eliminazione e l’evoluzione verso cenosi forestali dei consorzi dominati da arbusti, dei margini dei boschi e di altri ambienti ecotonali strutturalmente simili. Tali modificazioni dell’habitat possono avere effetti importanti specialmente in periodo riproduttivo.

Ulteriore pericolo è rappresentato dai predatori che, in base ai dati disponibili, sono responsabili del 51% dei fallimenti nella riproduzione (a fronte di un 29% per abbandono, 3% per parassitismo del Cuculo, 1% per sfalcio). In termini percentuali, il successo riproduttivo della specie nel nostro Paese si mostra in linea – e lievemente superiore – a quello registrato in altre aree d’Europa (2,5 pulcini involati per nido, a fronte della media registrata nel Regno Unito, pari a 2,1).