FRATINO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliFRATINO

NOME SCIENTIFICO: Charadrius alexandrinus
 

Questo piccolissimo trampoliere è in realtà l’emblema dello stato di conservazione delle nostre spiagge. Lo si può scorgere mentre corre velocemente tra le dune e la battigia, con il ventre bianco che fa da contrasto a un piumaggio altrimenti grigio e particolarmente mimetico per gli ambienti sabbiosi prediletti da questo uccello. Un simbolo che serve a ricordare a tutti quanto la spiaggia non sia solo un luogo di vacanza o di relax ma anche un ecosistema molto complesso e dall’equilibrio altrettanto delicato…

Prospettive

Localmente piuttosto conosciuta e monitorata, la specie non è stata ancora studiata in modo approfondito per quanto riguarda il successo riproduttivo. Ciononostante, è possibile proporre un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per le cinque principali popolazioni nidificanti sul territorio nazionale, ossia quella nord-adriatica (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche), quella meridionale (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata Calabria), quella tirrenica (Toscana, Lazio, Campania) quella siciliana e, infine, sarda.

Considerando una mortalità media del 42% e un’età massima che non supera i 10 anni, nonché una produttività pari a 2,3 individui per coppia di successo, è possibile individuare una Minima Popolazione Vitale (MVP) in circa 1.000 individui, pari a circa 500 coppie. Questo livello è da intendersi come Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per ognuna delle cinque popolazioni individuate.

Tutte le principali macro-popolazioni della specie risultano attualmente al di sotto di questo valore, e quindi particolarmente vulnerabili anche a singoli eventi negativi quale un ulteriore peggioramento delle condizioni degli habitat o un locale aumento del numero di predatori. È quindi importante riportare le principali sub-popolazioni almeno al di sopra delle 300 coppie, il che consentirebbe buone prospettive di sopravvivenza a lungo termine almeno in assenza di significative variazioni dei parametri demografici e riproduttivi.

Nel caso del Fratino, risulta quindi importante non solo tutelare nel migliore dei modi i principali siti riproduttivi, ma anche ampliare ulteriormente quegli interventi di recupero dell’“ecologia dei litorali” tali da rendere più frequenti eventuali ricolonizzazioni. Il tutto adoperandosi per mantenere idonei gli ambienti attualmente frequentati, limitando al minimo la pressione esercitata dalle attività umane, compreso il turismo.