PASSERA SCOPAIOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliPASSERA SCOPAIOLA

NOME SCIENTIFICO: Prunella modularis
 

Hedge sparrow, “passero delle siepi”, rende forse più giustizia a questo timido e riservato abitante di boschi siepi e arbusti, nei quali ama celarsi, svelando la propria presenza solo attraverso un morbido frullìo di ali o un timido richiamo. Il nome italiano, Passera scopaiola, arriva invece dai cespugli di erica scoparia tanto amati per costruirvi, ben nascosto, il nido. É al giungere della stagione degli amori che la Prunella modularis attira su di sé le attenzioni degli etologi. Preoccupata e attenta alla futura prole, la femmina accetta le attenzioni di più maschi, solitamente due, in una sola stagione. I giovani nati avranno così tre genitori che contribuiscono tutti insieme ad allevarli, e i due papà faranno a gara per procurare loro larve di coleotteri, di cui vanno ghiotti….

Prospettive

Anche in virtù della sua capacità di adattamento, le possibilità di persistenza della specie nel nostro Paese appaiono, in prospettiva, molto buone. Nonostante i decrementi registrati a livello locale, infatti, le popolazioni mostrano un trend complessivo orientato alla stabilità e lo stato di conservazione della specie è da considerarsi, nel complesso, favorevole.

La Passera scopaiola è ben conosciuta dal punto di vista della sua distribuzione ed ecologia nel centro-nord del Paese, ma mancano dati quantitativi accurati su alcune popolazioni appenniniche. Una lacuna che riguarda in modo particolare zone dell’Appennino campano e calabro, dove la distribuzione della specie è ancora poco nota, e sarebbero necessari sopralluoghi mirati per stabilirne l’effettivo stato di salute.

Per gli ambienti alpini più idonei e continui, come rodoreti e vaccinieti, peccete umide e mughete prostrate, andrebbero considerate densità ottimali pari a 3-5 coppie riproduttive per 10 ettari, soglia che può essere assunta come Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per la specie. Lo stato di salute della popolazione italiana, nel complesso favorevole, può essere esteso all’intera popolazione europea, area in cui vive e nidifica la quasi totalità della popolazione globale della specie.