

PICCHIO DALMATINO
NOME SCIENTIFICO: Dendrocopos leucotos
I boschi di latifoglie dell’Abruzzo e del Gargano sono uno degli ultimi rifugi per il Picchio Dalmatino. Vermi, insetti, e tutte quelle specie che proliferano su vecchie cortecce o alberi in via di putrefazione sono parte fondamentale della dieta di questo uccello, particolarmente legato alle foreste di faggi, e alla parte“morta” della foresta. L’eccessiva “pulizia” dei boschi, tramite gestione forestale intensiva, può essere nociva per molte specie, e in particolare per questo colorato e molto localizzato Picchio, per il quale gli alberi marci o morti sono un’importantissima fonte di vita…
Semaforo
Ristretta e localizzata, la popolazione italiana di Picchio dalmatino si trova in uno stato di conservazione non soddisfacente, nonostante la stabilità riscontrata nei principali siti di presenza. Una popolazione in larga parte confinata nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che ha senza dubbio beneficiato dell’estensione dei confini dell’area protetta e soprattutto delle pratiche di gestione forestale orientate alla salvaguardia anche degli alberi morti o morenti. Il mantenimento di una presenza forte in quest’area unita alla diffusione di tali pratiche anche al di fuori dei confini del Parco Nazionale sono una condizione basilare per assicurare anche in futuro la persistenza di questa specie in Italia.
Fattore | Stato di salute | Stato di conservazione |
Range* | poco conosciuto; ridotto | inadeguato |
Popolazione | localmente in calo | inadeguato |
Habitat della specie | forse stabile ma poco noto | inadeguato |
Complessivo | inadeguato |
*Variazione della popolazione negli anni