

RE DI QUAGLIE
NOME SCIENTIFICO: Crex crex
Per secoli la storia del Re di quaglie e quella dell’uomo sono state inestricabilmente legate. Si narra che già Aristotele ne conoscesse l’esistenza, avendone descritto la migrazione nella sua Historia animalium. Specie oggi poco conosciuta, eppure strettamente dipendente da un ambiente costruito dall’uomo, quello dei prati-pascoli da cui si ricava il fieno per il bestiame…
Canto
Il verso di questo uccello, molto caratteristico, suona in tutto e per tutto come un “crex crex”, da cui l’origine latina del nome. Piuttosto taciturno durante il giorno, il Re di quaglie ama “cantare” durante le tranquille e terse notti d’estate tipiche delle valli alpine. Come spesso accade, è il canto del maschio la voce più caratteristica: di notte, quando tutto tace, il richiamo è udibile anche a diverse centinaia di metri di distanza, ma a differenza dei rapaci non proviene dal cielo, o dal folto del bosco, ma è emesso direttamente dal prato, dove il Re di quaglie risulta invisibile nell’oscurità…
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