

RE DI QUAGLIE
NOME SCIENTIFICO: Crex crex
Per secoli la storia del Re di quaglie e quella dell’uomo sono state inestricabilmente legate. Si narra che già Aristotele ne conoscesse l’esistenza, avendone descritto la migrazione nella sua Historia animalium. Specie oggi poco conosciuta, eppure strettamente dipendente da un ambiente costruito dall’uomo, quello dei prati-pascoli da cui si ricava il fieno per il bestiame…
Semaforo
La popolazione italiana di Re di quaglie è sicuramente superiore a quella ipotizzabile anche solo qualche anno fa. Purtroppo, come in altri casi, si tratta più probabilmente di un incremento delle conoscenze che di un incremento effettivo del contingente nidificante. Ulteriore prudenza nel valutare lo stato di conservazione della specie deriva dalle condizioni riscontrate a livello continentale, dove il Re di quaglie ha mostrato un larghissimo declino almeno fino agli anni Ottanta compresi. Per quanto riguarda l’Italia, la priorità è certamente quella di recuperare habitat idonei per la specie, per lo più prati e pascoli in aree collinari e montane non soggetti a sfalcio meccanizzato.
Fattore | Stato di salute | Stato di conservazione |
Range* | ridotto rispetto al passato | inadeguato |
Popolazione | fluttuante, relativamente ridotta | inadeguato |
Habitat della specie | in diminuzione/peggioramento | cattivo |
Complessivo | cattivo |
*Variazione della popolazione negli anni