SMERGO MAGGIORE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliSMERGO MAGGIORE

NOME SCIENTIFICO: Mergus merganser
 

Lo Smergo maggiore possiede un caratteristico“becco a sega”, che lo accomuna ad altri smerghi e alla Pesciaiola. Questa peculiarità lo facilita nella caccia, in quanto è proprio grazie al particolare becco che la specie riesce a catturare e trattenere con forza le proprie prede. Ha colonizzato l’Italia solo in anni recenti e lo si può osservare nelle aree fluviali del settore alpino e prealpino…

Prospettive

Nel quinquennio 1998-2003, la presenza della specie nel nostro Paese ha seguito un andamento fluttuante, sia per quanto riguarda la consistenza assoluta, sia per quanto riguarda il numero di siti occupati. Spesso gli individui si concentrano nelle zone fluviali, dove non formano stormi vistosi. Proprio per questo, è possibile che la situazione nota sia estremamente sottostimata rispetto alla reale consistenza delle popolazioni.

Nonostante sia esposta al rischio dell’attività venatoria in Russia e Nord America, la specie è tutelata in Eurasia dall’Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds (AEWA). Similmente allo Smergo minore e al Quattrocchi, lo Smergo maggiore può stabilirsi, per nidificare, all’interno di nidi artificiali, che possono sostituire cavità arboree e tane animali, aumentando così la disponibilità di siti idonei.

Poiché solo recentemente la specie ha dato il via alla colonizzazione del nostro Paese, non sono disponibili sufficienti informazioni per indicare un Valore di Riferimento Favorevole (FRV). È tuttavia importante perseguire il raggiungimento della Minima Popolazione Vitale (MVP), cioè della dimensione minima di una popolazione isolata con buone probabilità di persistenza nel medio-lungo periodo. Tale valore andrà in ogni caso determinato in conseguenza di studi più approfonditi sulla reale consistenza e sui trend delle popolazioni alpina e continentale.

Un’importante iniziativa a livello nazionale per la conservazione della specie è infine il “Progetto Smergo maggiore”, istituito allo scopo di monitorare la popolazione nidificante della specie che frequenta le aree più idonee di Lombardia, Piemonte e Canton Ticino. Il progetto, che ha preso il via nel marzo 2010 ed è stato riproposto nel 2011, vede la partecipazione di associazioni e amministrazioni pubbliche e il patrocinio del Parco naturale del monte Fenera (Piemonte). Tra gli obiettivi a breve termine del progetto – che prevede il monitoraggio, condotto da un apposito gruppo di lavoro, di tutti i bacini lacustri rilevanti per la specie – figura il censimento degli adulti nidificanti.