ZIGOLO NERO - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliZIGOLO NERO

NOME SCIENTIFICO: Emberiza cirlus
 

Di indole schiva e riservata, difficilmente lo Zigolo nero viene allo scoperto per farsi ammirare. Si mimetizza molto bene con l’ambiente che lo circonda grazie alle tinte del piumaggio, che ricordano i colori della terra e ne rendono difficile il riconoscimento. Pressoché sconosciuto ai non esperti, che spesso lo confondono con gli altri emberizidi, si può avvistare in primavera appollaiato sugli alberi più alti mentre emette il caratteristico zirlio.

Stato di salute

Lo Zigolo nero sembra beneficiare di uno status di salute favorevole in Europa, dove si registra la più alta concentrazione della specie. In effetti, una frazione compresa tra il 50% e il 74% della popolazione globale nidifica nell’Unione europea, dove si contano tra l’1,4 e i 3,9 milioni di coppie, cifre da cui è facile dedurre quanto il mantenimento delle popolazioni presenti sul vecchio continente sia di fondamentale importanza per la conservazione della specie nel suo complesso.

Nel territorio dell’Unione europea la popolazione nidificante è parsa relativamente stabile nel periodo compreso tra gli anni Settanta e Novanta, trend che è stato poi oggetto di moderato incremento nel decennio successivo. Simile la situazione per quanto riguarda la popolazione italiana, una delle più importanti insieme a quelle di Francia, Spagna e Croazia: dopo una diminuzione registrata negli anni Ottanta, la specie ha subito un notevole incremento fino alla seconda metà degli anni Novanta, arrivando a ricoprire un ruolo significativo per quantità di esemplari nel panorama europeo.

Nel nostro paese la specie è infatti piuttosto consistente, con cifre stimate tra le 300mila e le 800mila coppie, corrispondente a circa il 21% della popolazione dell’Unione e al 15% di quella globale. Legato alle zone pedemontane e collinari, agli ambienti caldi e asciutti, ricchi di cespugli, in Italia lo Zigolo nero è distribuito piuttosto uniformemente su tutto il territorio nazionale, ad esclusione della Pianura padana e di alcune zone del nord-est.

Classificato come sicuro in Unione europea, come pure a livello continentale, non è stato inserito nella Lista rossa italiana, così come non sono previste, né a livello nazionale, né internazionale, particolari azioni di tutela a favore della specie, protetta esclusivamente dalla Convenzione di Berna del 1979 che ne proibisce la caccia. Anche se sono assenti misure di conservazione,  non significa che lo stato di salute dello Zigolo nero sia garantito ovunque come buono. È stato possibile constatare, infatti, che l’habitat è sempre più spesso oggetto di trasformazioni che rappresentano il fattore di pericolo principale per questa specie.